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La Juve è stata battuta 4-0 dall'Atlético Madrid. Un allarme suona in Continassa

Torino. Che fosse l'atmosfera casalinga o la voglia di mettersi alla prova, Alvaro Morata ha trasformato l'amichevole tra Juventus e Atlético Madrid nel suo spettacolo personale. Per i bianconeri, peccato che l'attaccante spagnolo indossi la maglia dei Colchoneros. Dato che Colchoneros ha travolto la difesa di Allegri con una devastante tripletta in una vittoria per 4-0. Lo Juventus Sports Center della Continassa ha ospitato una sontuosa prova a porte chiuse dopo l'annullamento dell'evento di Tel Aviv per le tensioni israelo-palestinesi, ma in campo non c'è stata partita. La rosa di Simeone troppo buona La squadra di Allegri è ancora indietro, alle prese con infortuni e rinforzi (Costic in primo luogo). Sarà necessaria anche questa morata, ma la trattativa con l'Atlético si fa sempre più complicata dopo lo spettacolo offerto da un ex juventino che ha esposto i limiti e le difficoltà della Juventus senza idee, coraggio o voglia.Con l'esordio ufficiale alle porte e questa è una prova dal punto di vista del Sassuolo suonano più forti i campanelli d'allarme. Il tempo per correggere gli errori è poco e c'è molto lavoro da fare.

Dal modulo arriva il segnale che non è una buona giornata per la Juve. Allegri non ha recuperato Juan Cuadrado (da giovedì è svenuto per l'influenza), ha perso Luca Pellegrini per un infortunio al ginocchio destro e ha subito una caduta disciplinare dopo che l'attaccante italiano è arrivato in ritardo per l'incontro di oggi, uccidendo Moise Cairn per un motivo. Così, in un 4-3-3 da titolare, il giovane Sule attacca con Blachovic e Di Maria, mentre Zacharia, Locatelli e Fagioli formano il centrocampo per sfidare allo stadio il Sassuolo ad agosto. L'Atlético Madrid ha fatto riposare molti dei suoi titolari, incluso Griezmann, ma in attacco ha posizionato Morata al fianco di João Felix e ha suggerito Witsel al centro della difesa con Molina (ex Udinese) sulla fascia destra.

Brutta partenza per la Juventus: 5' Bonucci sbaglia in area e 10' Dopo un perfetto assist di João Felix, lo spagnolo passa in vantaggio con l'ex juventino. La difesa è stata confusa dalle mosse della squadra di Simeone e il 17enne ha dovuto superare Szczesny con un tiro di muschio da fuori area. Alex Sandro, invece, sarà protagonista di due episodi negativi. A 28 anni dà una gomitata a Llorente "nell'arbitro Tremolada" ea 39 anni provoca un rigore di fallo di mano su cross di Saul dopo un buon ritornello dell'Atlético. Szczesny si supera neutralizzando un rigore di João Felix, ma non riesce a fare nulla per la doppietta di Morata al 43' dopo i contropiedi autodistruttivi di Bonucci e Bremer. 9} Nel secondo tempo, nonostante il cambio di Allegri, la musica rimane invariata: dopo il 4 -4-1-1 (Di Maria dietro il morto Vlahovic) e 3-0, oltre che a livello maschile alla fine del 3-5-1-1. L'Atlético ha continuato a schiacciare la partita, con la Juve che ha segnato solo un tiro di Miletti (il primo e unico in porta) al 12', prima di segnare un terzo gol al 17' su punizione di Lemar. Morata scatenata. Non solo Perrin è impreparato, ma così come la difesa che continua a lasciare spazio all'ex juventino, il 4-0 viene firmato da Cunha al 91' dopo l'errore di Rugani. Poche persone vengono salvate dal naufragio e anche Rabiot deve uscire con un trauma cranico. Cresce il numero degli infortunati, ma la lista dei problemi di Allegri è ancora più lunga.

Juventus vs Atletico Madrid 0-4
Juventus (4-3-3): Szczesny (1° Perin); Danilo (24° Barbieri), Bonucci (1° Gatti), Bremer, Alex Sandro (1° turno Siglio); Zakaria (1° Miletti), Locatelli, Fagioli (1° Rabiotto, 24° Rovella); Di Maria (24° Rugani), Blachovic, Sule. Allenatori: Allegri
ATLETICA MADRID (4-4-2): Grbic; Molina (22° Wass), Savich (22° Hermoso), Witsel, Reinildo (22° Renan Lodi); Llorente (22', Carrasco), Moschea (39 ', Moreno Ojeda), Lemar (22', Kondogbia), Saul (22', Griezmann). Morata (22' Cunha), João Felix (22' Correa). Allenatore: Simeone.
Arbitro: Tremolada.
RETI: pt 10 'e 43' Morata; st 17 'Morata, 46' Cunha