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L'immigrato che si rivolge a un falso avvocato per la compilazione dei documenti e si ritrova clandestino

La storia

La vicenda è accaduta a Monza dove, a breve, l'Usb aprirà uno sportello migranti per evitare che episodi come questo possano ripetersi

“Quando l’uomo è arrivato al nostro sportello era disperato. Si era rivolto a uno pseudo avvocato per la compilazione di alcuni documenti per il rinnovo del permesso di soggiorno e dall’oggi al domani si è ritrovato ad essere un clandestino pronto all'espulsione. Peraltro senza un soldo in tasca visto che quei 1.500 euro che aveva messo da parte per le emergenze li aveva usati per pagare quello pseudo professionista. Parlando poco l’italiano e avendo poca dimestichezza con la nostra burocrazia si era rivolto ad alcuni suoi connazionali che, purtroppo, lo avevano indirizzato alla persona sbagliata”.

A raccontare la vicenda che vede come protagonista un cittadino originario del Bangladesh e che da poco era arrivato in Brianza è Giovanni Romano, referente dell’Usb di Monza. Una storia che ha colpito profondamente il sindacato che, a questo punto, ha deciso di aprire uno sportello migranti dove gli utenti possono rivolgersi gratuitamente per il disbrigo delle pratiche burocratiche, evitando così di incappare in persone senza scrupoli.

“La vicenda di quell’uomo ci ha colpito molto e ci fatto riflettere sull’importanza di attivare servizi gratuiti per evitare che, migranti di buona volontà, possano finire loro malgrado nei guai rimettendoci anche i pochi soldi che hanno - spiega -. Arrivano in Italia e non conoscono la lingua. L’unico punto di riferimento sono i connazionali che già vivono e lavorano in Brianza. Ma alcune volte c’è il rischio di incappare nella persona sbagliata, proprio come è successo a quell’uomo”.

L’Usb a giugno aprirà nella sede di via Cavallotti 55 uno sportello migranti ad hoc dove accanto agli addetti ai lavori per la compilazione dei documenti, ci saranno anche cittadini madrelingua (per adesso bengalesi e russi) per comunicare con gli utenti. Il sindacato fa un passo in più: istituire a Monza e Brianza una sorta di tavolo tecnico permanente che affronti le problematiche esistenti sul territorio in tema di immigrazione. “Nei giorni scorsi abbiamo inviato anche una lettera al questore per un incontro - aggiunge Romano -. Siamo certi che ciascuno, secondo i propri ruoli e le proprie competenze, possa dare un prezioso contributo e tutelare gli immigrati da persone senza scrupoli che, per qualche migliaio di euro, li truffano e in alcuni casi li mettiono anche in grossi guai. È vero che ci sono persone che sono giunte in Italia per delinquere, ma ci sono anche tante brave persone che hanno abbandonato il loro Paese per costruirsi un futuro migliore e onesto nella nostra Brianza. E noi a queste persone vogliamo dare una mano”.

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