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La fuga di gas nel mar Baltico è già un disastro ambientale

Nord Stream

Dalle falle sui gasdotti Nord Stream stanno fuoriuscendo enormi quantità di metano che, secondo le prime stime, causeranno un terzo delle emissioni totali della Danimarca in un intero anno

Mentre le autorità danesi sono ancora al lavoro per capire cosa e chi abbia causato le falle nei due gasdotti Nord Stream, gli scienziati sono concordi nel definire le fughe di metano “una catastrofe per l’ambiente”. Le immagini delle bolle di gas a effetto serra che salgono fino alla superficie del mar Baltico, al largo della Danimarca, hanno subito preoccupato tanti ricercatori che si sono messi al lavoro per capire le dimensioni del disastro. 

Secondo le prime analisi rivelate da un funzionario danese, le falle porteranno a una dispersione di metano in atmosfera equivalente a un terzo del totale delle emissioni annuali di gas serra dell’intera Danimarca. Due scienziati americani, su richiesta dell’agenzia di stampa Associated Press, hanno esaminato le stime ufficiali dello scenario peggiore fornito dal governo di Copenaghen: 778 milioni di metri cubi di gas dispersi dalle condotte sottomarine. 

A detta dei due ricercatori ciò equivale a un rilascio in atmosfera equivalente a circa mezzo milione di tonnellate di metano. Si tratta di cinque volte l’inquinamento causato nel 2015 dalla maxi fuga di gas di Aliso Canyon, ricordata come la più grande dispersione terrestre di metano nella storia degli Stati Uniti, che rilasciò tra le 90 e le 100mila tonnellate di gas serra nell’aria.

Altri esperti interpellati nelle ultime ore hanno affermato che la stima fornita dalla autorità danesi fosse probabilmente troppo alta. Tuttavia, anche gli scenari più prudenti attestano la dispersione di metano nell’aria intorno alle 200mila tonnellate di gas, il doppio del disastro ambientale di Aliso Canyon. Inoltre, diversi scienziati sono stati interpellati dopo la scoperta delle prime tre falle, alle quali se n’è aggiunta una quarta nelle ore successive. Con la situazione in continua evoluzione è dunque impossibile, almeno per il momento, stabilire le effettive quantità di gas a effetto serra rilasciate in atmosfera. Resta la certezza che, oltre all’impatto geopolitico e sulla sicurezza energetica dei danni riportati dai gasdotti Nord Stream, le fughe di gas avranno anche un enorme impatto ambientale.

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