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La maggioranza si spacca (ancora) sull’invio di armi all’Ucraina

La premier non ha dubbi: l’Ucraina va sostenuta, sempre, e ha bisogno di aiuti militari. Giorgia Meloni difende e rivendica la linea del governo. L’Italia, spiega, sta inviando «materiali e componenti già in suo possesso, che, per fortuna, noi non abbiamo necessità di utilizzare» e lo fa «anche per poter tenere la guerra lontana dal resto d’Europa e da casa nostra. Dunque, raccontare agli italiani che se non fornissimo le armi all’Ucraina si potrebbero aumentare le pensioni o si potrebbero tagliare le tasse è una menzogna che intendo chiamare con il suo nome».

Le frasi nette della premier trovano però negli alleati un controcanto stonato, come fa notare Antonio Bravetti sulle pagine della Stampa: «Forza Italia torna a chiedere con insistenza una “soluzione politica” al conflitto». Qualunque cosa voglia dire (forse niente). Mentre la Lega è ancora più allarmista: «La corsa ad armamenti sempre più potenti – dice in aula il capogruppo Massimiliano Romeo – porta il rischio di un incidente da cui non si può tornare indietro».

Giorgia Meloni ha parlato in aula, al Senato, per ribadire ancora una volta la posizione che Roma porterà al Consiglio europeo di giovedì e venerdì. Ha parlato di «pressioni fondamentali» su Mosca per avviare un negoziato, ma ha anche voluto aggiungere che finora non ci sono state le condizioni per una «pace giusta».

Gli alleati, però, sottolinea ancora Bravetti sulla Stampa, non seguono lo spartito meloniano. Maurizio Gasparri (Forza Italia) è perplesso: «Si sta gettando la Russia nelle braccia della Cina. Non ho dubbi sul sostegno all’Ucraina, ma l’Europa un obiettivo di pace se lo deve dare». Massimiliano Romeo (Lega) esprime «forte preoccupazione per come stanno andando le cose», un negoziato «sembra più una dichiarazione di principio» e «anzi si sente parlare costantemente di offensiva».

Alla fine la risoluzione passa, anche con i voti del Terzo Polo, perché, come dice Carlo Calenda, «c’è una sola linea possibile, andare avanti a sostenere gli ucraini finché la Russia non accetterà di sedersi a un tavolo». Ma le spaccature nella maggioranza prestano il fianco alle opposizioni: «Il governo ha problemi di linea politica», dicono da Italia Viva. Per Simona Malpezzi del Partito democratico quelle di Romeo sono «parole allarmanti: la Lega sconfessa Meloni».