Trieste. Questo non è più uno strumento eccezionale per le emergenze di Covid. Lo smart working diventa una consuetudine in tutta l'amministrazione del Friuli Venezia Giulia.
La giunta Fedriga approva una bozza di contratto firmata dai sindacati che fornisce un quadro per le autorità locali, locali, montane e sanitarie a cui fare riferimento per sviluppare regole per le singole organizzazioni.
La determinazione dei giorni di lavoro agile è che più di 13.000 dipendenti in un singolo settore potranno correre da casa ogni mese, ma l'accordo quadro renderà lo smart working in futuro. Uno standard organizzativo per il colore lavoratori.
In base all'appartenenza individuale, i dipendenti possono decidere di separare il proprio ufficio dalla propria abitazione senza i vincoli di orario tipici del lavoro in presenza.
La giunta ha approvato il testo di pre-accordo, che sarà firmato dopo l'approvazione del Collegio dei Revisori dei Conti.
"Continua il nostro impegno - commenta l'assessore pubblico dipendente Pierpaolo Roberti - nuovo impiego che non ha potuto continuare ad essere svolto secondo le regole dettate dall'esigenza di emergenze sanitarie. Regolamentare secondo le consuete modalità del metodo "Attualmente smart il lavoro è regolamentato e molti dipendenti pubblici rimangono in media a casa due giorni alla settimana dopo un ritorno stabile prima del 15 ottobre dell'anno scorso. Quindi ho deciso di unirmi per conciliare lavoro e vita.
L'amministrazione sta entrando in una nuova Roberti ha affermato: "Una spinta decisiva all'empowerment delle organizzazioni per il lavoro e del personale nell'amministrazione. Lo smart working non può più spingersi oltre i limiti".
Finora, "un contratto di primo livello valido non prevede il lavoro agile che verrebbe invece introdotto a causa di questo contratto".
La regione ha deciso di porre limiti a un unico settore per più di 13.000 dipendenti pubblici. I dirigenti sono esclusi dal contratto. L'accordo prevede che sia il singolo governo ad adottare le proprie regole, sentite le organizzazioni sindacali.
"Individuano anche l'ora esatta di attività e mostrano sia il chiarimento del servizio che il diritto di disconnessione-designare un consigliere." Il
cambio di paradigma del travet è qui. In una giornata "intelligente" puoi lavorare senza le esatte restrizioni di orario e di luogo, anche se devi rimanere in Italia o negli stati limitrofi, ad esempio per chi sceglie di vivere in Slovenia. La retribuzione e la durata del tempo (part-time o full-time) rimangono le stesse, ma sono libere dalle 7.30 alle 19.30 senza compromettere la disponibilità forzata del 30% dell'orario di lavoro. Capo ufficio.
Successivamente, hai il diritto di disconnetterti per 11 ore consecutive. Durante questo periodo, non sei obbligato a leggere e-mail o rispondere a messaggi o telefonate.
Per il lavoro agile non si applicano le richieste di ferie brevi e non sono previsti buoni pasto. Inoltre, non puoi fare gli straordinari.
Il punto attuale è che si applica effettivamente alle singole organizzazioni, ea questo proposito il conflitto tra sindacati e regione è stagnante. Nel caso di Paola Alzetta (Cisal), «In questa regione i dirigenti sollecitano il lavoro in presenza e chiedono la stessa disponibilità per tutti, il che significa che non fanno smart work. Inoltre, le istituzioni educative non possono ora offrire di distinguere l'accesso al lavoro agile in base al numero di bambini.
Pensiamo al lavoro in base allo scopo, non al tempo. Il vero lavoro intelligente è un'opportunità, ma per cogliere l'opportunità di ridurre la spesa pubblica e migliorare la vita delle persone, dobbiamo superare le vecchie idee.
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