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La tragedia di Ischia si poteva evitare?

L’isola di Ischia è franata di nuovo. Per il momento, c’è solo una vittima, una 31enne, ma si continua a scavare tra le macerie per cercare i dispersi, tra cui ci sono anche due bambini a Casamicciola. Di sfollati, però, persone rimaste senza casa, se ne contano a centinaia. E la domanda è sempre la stessa: si poteva evitare tutto questo?

Ischia
Le immagini della frana di Casamicciola, a Ischia – Nanopress.it

E la risposta è forse, forse nel senso che non siamo certamente noi a decidere quando e come deve piovere, ma siamo noi a decidere dove costruire le nostre abitazioni, siamo noi a sfidare la sorte di una natura che si vuole riprendere i suoi spazi, e se ne frega dell’uomo che la sfregia, e la rende vivibile fino alla prossima frana, terremoto, tragedia. E poi i condoni dell’abusivismo, la polemica, il rimbalzo di colpe, perché anche la politica, i governi hanno una parte importante di colpa nella morte di Eleonora Sirabella.

Intanto l’esecutivo di Giorgia Meloni, riunito in un Consiglio dei ministri straordinario, ha stanziato due milioni di euro e ha decretato lo stato di emergenza per l’isola di Ischia per un anno. È stata nominata Simonetta Calcaterra come commissaria all’emergenza.

La tragedia di Ischia, la morte della 31enne si potevano evitare molto probabilmente

Per la terza volta in quindici anni, una frana ha colpito l’isola di Ischia e ha causato morti. Prima furono Luigi Buono, e le tre figlie Anna, Maria e Giulia, poi fu il turno di Anna De Felice, una quindicenne, oggi è toccato a Eleonora Sirabella, una 31enne, e chissà, perché ancora si scava tra le macerie, a Casamicciola, si scava per trovare gli undici dispersi, le undici persone che mancano all’appello e tra cui ci sono anche due bambini.

Vittime sacrificali di scelte scellerate di tutti. Di chi costruisce case sapendo che il terreno argilloso, alla prima pioggia forte, potrebbe non reggerle, di chi concede condoni anziché mettere in stato di sicurezza. L’ultimo è arrivato nel 2018, messo quasi di nascosto nel decreto legge per il ponte di Genova dal primo governo di Giuseppe Conte, quello dove c’era anche Matteo Salvini. Lo ha ricordato anche il deputato e co portavoce di Europa Verde, Angelo Bonelli. Perché no, non è un caso che queste tragedie avvengano, e che si potevano evitare eccome.

Ha parlato di una sanatoria ediliziache ha consentito di definire pratiche per nuovi condoni nell’isola di Ischia pendenti dagli anni Ottanta (e con le regole degli anni Ottanta), collegandoli alla ricostruzione post sisma del 2017. Questi edifici, che per le norme vigenti sono abusivi, non solo venivano sanati ma hanno avuto il completo rimborso dallo Stato per la ricostruzione”. Ci sono state 28mila richieste ufficiali nei comuni di Casamicciola Terme e Lacco Ameno, ha spiegato ancora Bonelli, “che contano circa 13mila abitanti, le pratiche di condono sono oltre 6mila, una su due abitanti. È arrivato il momento di dire stop ai condoni edilizi”.

E che in certe zone non si possa abitare lo sa pure il presidente della regione Campania, Vincenzo De Luca. Intervistato da Rainews 24, ha detto che si deve avere il coraggio di parlare chiaro ai cittadini: “Capisco che per gli amministratori non sia facile, ma dobbiamo deciderci”, ha detto. Secondo lui, si dovrebbe demoliregli alloggi costruiti sui greti dei fiumi, in aree idrogeologiche delicate e insostenibili, in zone a vincolo assoluto, su aree demaniali o costruite da aziende della camorra. Non esiste l’abusivismo di necessità, esiste la condizione sociale di necessità, ma l’abusivismo è sempre illegale”.

De Luca
Vincenzo De Luca – Nanopress.it

Ovviamente è anche una questione di dissesto idrogeologico, ovviamente, il cambiamento climatico, le piante che vengono tagliate per costruire, ancora, case. Per quanto riguarda il primo, erano stati stanziati dei fondi, ma sono rimasti là, come tante altre volte in Italia, che tiene fermi 18 miliardi di euro per mettere in sicurezza terreni e abitazioni in cui poi, puntualmente, avvengono le tragedie. Il punto è che si deve fare i conti anche con la lentezza per realizzare un’opera: in Campania, per esempio, ci vogliono sei anni contro i 4,8 della media nazionale.

Ma per quanto riguarda le abitazioni, ancora, dei 100 milioni che erano stati messi a disposizione dopo il terremoto del 2017 per ricostruirle laddove furono distrutte, e che nell’ultima finanziaria sono triplicati, si è preferito lasciarli là (di nuovo) e investire in un’altra casa, denunciare gli abusi edilizi, d’altronde, non era così semplice.

È iniziato il Consiglio dei ministri straordinario per lo stanziamento di 2 milioni di euro

Altri soldi, probabilmente, arriva anche dal governo di Giorgia MeloniConsiglio dei ministri straordinario proprio per decretare lo stato di emergenza per Ischia e stanziare almeno due milioni di euro.

Meloni
Giorgia Meloni – Nanopress.it

Vicinanza e solidarietà agli sfollati e alle comunità colpite” e anche “profonda gratitudine per l’impegno ininterrotto per le forze impegnate nei soccorsi, e ai vigili del fuoco impegnati tra le macerie e il fango”, così avrebbe aperto la riunione la premier, in cui erano presenti anche il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, quello degli Interni, Matteo Piantedosi, quella dell’Università, Anna Maria Bernini, quello della Salute, Orazio Schillaci, e anche Daniela Santanché e Francesco Lollobrigida.

Al termine del Cdm, è stato il ministro per la Protezione civile e per le Politiche del mare, Nello Musumeci, a spiegare cosa hanno deciso dall’esecutivo.

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