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Le Borse di oggi, 26 settembre. Salgono spread e rendimenti Btp dopo il voto italiano

MILANO - L'esito del voto italiano, con il successo massiccio della coalizione di centrodestra e l'affermazione di Fratelli d'Italia, non sembra spaventare eccessivamente i mercati. Piazza Affari arriva a guadagna oltre un punto, maglia rosa in Europa. Lo spread Btp-Bund, termometro della reazione dei mercati, si amplia fino a 236 punti con il rendimento del decennale italiano sale al 4,48%: segnale che la sterzata a destra del Paese non lascia indifferente il mercato. Per Unicredit, però, l'aspettativa è di una "reazione contenuta sui mercati in termini di spread sui Btp nel breve periodo dato che il risultato delle elezioni è ampiamente in linea con i sondaggi. Restiamo del parere che lo spread resti intorno ai 250 punti base fino a fine anno: ci aspettiamo che il presidente Mattarella dia al centro-destra l'incarico di formare un nuovo governo e che Giorgia Meloni sia la candidata premier".

Sono però i timori di recessione e le mosse delle banche centrali ad alimentare le preoccupazioni degli investitori. Tra le valute l'euro crolla ancora e scende poco sopra 0,96 dollari. Va a picco la sterlina: i timori sulla stabilità fiscale dopo il maxi taglio delle tasse varato dal governo spingono la divisa britannica a un minimo storico di 1,0384. Da segnalare la caduta di Tokyo, in scia alla debacle dei mercati di venerdì: il Nikkei a Tokyo segna in chiusura una flessione del 2,66%.

Sterlina ai minimi, Labour accusa Truss

L'opposizione laburista nel Regno Unito accusa il governo conservatore guidato da Liz Truss per la caduta della sterlina, ai minimi storici sul dollaro, puntando il dito contro i massicci tagli fiscali annunciati la scorsa settimana con la mini-manovra e la promessa di portarne avanti altri nonostante l'allarme recessione nel Paese. Secondo la ministra del Tesoro ombra del Labour, Rachel Reeves, le dichiarazioni fatte ieri dal cancelliere dello Scacchiere Kwasi Kwarteng di ulteriori riduzioni fiscali "hanno gettato benzina sul fuoco" favorendo la rapida perdita di valore delle ultime ore. E ha aggiunto che l'esecutivo Tory sta "scommettendo" tutti i soldi dei britannici. Mentre da parte del governo non ci sono commenti per quanto sta accadendo sui mercati, gli analisti sono molto preoccupati e c'è chi, come Capital Economics, chiede un intervento immediato della Bank of England con un consistente rialzo dei tassi di interesse.

Elezioni, Janus Henderson: "Esito atteso, mercato guarda a Pnrr"

Il risultato delle elezioni è quello "che il mercato si aspettava e potrebbe esserci un modesto vantaggio nelle sfumature del risultato. Tuttavia, il mercato si aspetta che anche un governo di destra non possa permettersi di buttare all'aria l'attuale Piano di ripresa e resilienza che è alla base dell'accesso dell'Italia ai sostanziosi fondi Next Generation EU, ipotesi che potrebbe essere messa alla prova nei prossimi giorni e con essa lo spread tra i rendimenti dei titoli di Stato italiani e tedeschi". Lo afferma Andy Mulliner, di Janus Henderson, commentando l'esito del voto.

Per l'esperto, la delusione della Lega è un'inversione di tendenza rispetto a "quando la Lega era il partito più popolare in Italia secondo i sondaggi, e a sua volta ridimensiona la probabilità che Salvini e la sua politica siano così dominanti nel definire il tono politico come ci si sarebbe potuto aspettare. Questo è un dato relativamente positivo per i mercati, vista la retorica storicamente incendiaria di Salvini e, più pertinentemente, le sue recenti richieste di massicci stimoli fiscali".

Vince il centrodestra ma è debacle Lega: musi lunghi, bocche chiuse e umore a terra nel partito di Salvini

Fiducia ancora in calo per le imprese tedesche, Ifo scende

Ancora in calo la fiducia delle imprese in Germania. A settembre l'indice Ifo si attesta a 84,3 rispetto a 88,6 di agosto. La flessione è superiore alle attese degli analisti finanziari che prevedevano un calo dell'Ifo a 87.

Chiusura in calo sulle Borse asiatiche

Le Borse asiatiche chiudono in calo la prima seduta della settimana, appesantite dalla debacle di venerdì sui mercati finanziari mondiali a fronte delle politiche monetarie più restrittive e dei rinnovati timori di recessione.

A Tokyo il Nikkei perde il 2,66% a 26.431,55 punti dopo che i dati hanno mostrato che l'attività industriale giapponese è scesa ai minimi da 20 mesi; il Topix cala del 2,71% a 1.864,28 punti. Male anche le piazze cinesi, con Shanghai che cede lo 0,20% a 3.051,23 punti e Shenzhen in calo dello 0,4% a 10.962,56 punti. Hong Kong termina a -0,37% a 17.866,50 punti.

Borse Ue, Milano la migliore. Poco mosse le altre

Le Borse europee, all'indomani del voto in Italia che vede l'affermazione del centrodestra, procedono volatili e intorno alla parità. Milano si conferma la migliore. A Francoforte il Dax segna +0,01% dopo l'indice Ifo che a settembre è crollato oltre le attese, ai minimi da maggio 2020.
Anche a Parigi il Cac 40 è piatto (+0,04%). A Londra l'Ftse 100 si attesta a -0,03%.

A Piazza Affari, l'indice Ftse Mib segna +1,37% a 21.356 punti, mantenendo un vantaggio rispetto alle altre borse europee anch'esse in positivo. Tra le blue chip spicca il balzo di Tim con un +5,8%. bene i finanziari, con le banche guidate da Intesa (+2,7%), Bper e Bpm sopra il 2%. Fineco sale del 4,2%, bene anche gli altri titoli del risparmio gestito. Restano deboli i titoli dell'energia con Enel -0,8%, Eni -0,4%. Bene Moncler a +4,1%, Mfe sale del 4,1% alla notizia dell'offerta in cordata con Niel per l'emittente francese M6.

Borse europee positive

Il giorno dopo le elezioni politiche in Italia, le principali Borse europee aprono la prima seduta della settima in territorio positivo. A Milano, Piazza Affari segna +0,60% con il Ftse Mib a 21.194 punti. Anche Londra apre le contrattazioni in rialzo (+0,54%). Parigi, pur vicina alla parità, segna +0,04%. Solo Francoforte cala dello 0,11%.

Prezzo del petrolio ancora in calo

Il prezzo del petrolio cala ancora, con gli investitori che anno rivalutato le prospettive della domanda globale, mentre i prezzi più deboli hanno suscitato speculazioni secondo cui l'Opec+ potrebbe considerare d'intervenire nuovamente sui mercati del greggio. Il Wti perde l'1,30% a 77,70 dollari al barile, il Brent cede lo 0,65% a 84,91 dollari al barile.

Gas in calo ads Amsterdam

Apertura in calo per il prezzo del gas, mentre restano i timori per la guerra in Ucraina e si addensano le nubi di una recessione economica globale. Ad Amsterdam le quotazioni scendono a 183 euro al megawattora, con una flessione dell'1,3%.