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M5S, il lavoro in parlamento all'uscita del governo

Un comizio teso in cui il documento di Giuseppe Conte al presidente del Consiglio Mario Draghi sembra essere più d'accordo, soprattutto sul tono e sulle domande poste. Quando però emerge con forza la volontà dei legislatori del M5S, in particolare del senatore, di abbandonare le navi dell'amministrazione Draghi. Dopo le parole di Conte in apertura del Congresso, avvenuto in serata e conclusosi dopo la mezzanotte, all'Adnkronos parla una raffica di interventi per la permanenza dell'esecutivo.

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Tra i più sicuri, per citare alcuni dei primi movimenti, Laura Bocchichi E Alberto Airola. Il senatore Torino, in particolare, era scettico sulla risposta che il presidente del Consiglio si aspettava e ha avvertito i suoi colleghi che avrebbe "spaccato le perline a quattro colori per l'oro di Montezuma". Richiama uno dei principi base del movimento. "Se dipendesse da me domani uscirei. Ma siccome il movimento è una grande comunità, io, Beppe, Conte abbiamo votato e votato tutti per questa base di governo, e il voto di base. Quindi dobbiamo andarcene esso, "le sue parole.

Il suo collega Giovanni Endritzi è ancora più difficile, ei voti degli attivisti possono essere facilmente evitati poiché si dice che l'accordo preso per entrare nel governo sia stato tradito.C'è il sesso. Un complice del governo il cui M5S è stato tradito mentre il deputato Gilda Sportiello lo ha coperto in "Shards of Portronista". Per avanzare interrogativi sulle linee dure segnate dalle articolazioni e aprire la strada a una serie di interventi attentivi, ci ha pensato Stefano Buffagni e ha incoraggiato i colleghi a riflettere attentamente sulle proprie scelte. .. Seduti in una comoda poltrona mentre c'è un Paese in ginocchio, la crisi economica sta arrivando e ci sono già chiari segnali di quel rallentamento economico».

Buffagni avrebbe prestato attenzione alla risposta ricevuta da Palazzo Chigi. Su questo deve basarsi la decisione dell'ex sottosegretario. "Abbiamo posto il tema di rispondere a chi ha bisogno di una risposta concreta. Senza questo, come ha detto, il nostro soggiorno non ha senso. Questo è ovvio. Ma tutte le scelte sono consapevoli. Cosa sta succedendo nel Paese? Il conto inciderà sulla produzione, aziende e catene di approvvigionamento che stanno già soffrendo di problemi di approvvigionamento.

"Noi Avremmo picchiato il suo collega perché non stava giocando. C'è una priorità per le persone reali. Va bene se voti già a settembre, ma voglio che tu sia consapevole della tua scelta, non di un sondaggio. , Impatto sulle persone”. Dopo Buffagni, altri modesti interventi, sospetti di scelta. La maggior parte se ne va, «ma il lavoro c'è e non si può negare», spiega un grosso membro del Consiglio nazionale.