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Mariana Mazzucato: "Su clima e sanità serve un cambiamento, il Papa esempio di radicalità"

Il Papa è "radicale" perché "va alla radice" dei problemi attuali, dalla povertà al cambiamento climatico, mettendo in luce "l'egoismo strutturale" dell'economia e promuovendone un cambiamento profondo: lo ha detto l'economista Mariana Mazzucato, intervenuta in videocollegamento da New York ad una tavola rotonda organizzata in Vaticano, dove ha rilevato che Francesco "parla di bene comune molto più degli economisti".

L'economista italo-statunitense è stata inserita da Bergoglio nella Pontificia accademia per la vita, non senza qualche mal di pancia degli ambienti cattolici conservatori per le sue posizioni "pro choice", e lunedì ha preso parte, da remoto, alla presentazione del libro "Iniziare dai Molti. Orizzonti del pensiero fraterno" (Libreria editrice vaticana), alla sede del dicastero vaticano per la Comunicazione, insieme a monsignor Vincenzo Paglia, presidente dell'accademia, al cardinale Jean-Claude Hollerich, al teologo Pierangelo Sequeri e al direttore dell'Osservatore Romano Andrea Monda.

Un'economia strutturata in modo egoistico

Sottolineando la necessità di operare un cambiamento rispetto alla economia attuale, "che esclude e che rende questo mondo non vivibile", Mazzuccato ha detto: "Stiamo parlando di una rivoluzione, un cambiamento radicale, radicale nel senso che va alla radice, e Papa Francesco in questo è radicale, non si sofferma sul bla bla bla. Parla di un'economia che è strutturata in modo egoistico, per cui non basta mettere cerotti qua e là. Io trovo straordinario che abbiamo un Papa che denuncia la speculazione finanziaria e parla in modo concretissimo, più di molti economisti che conosco, di opzione preferenziale per i poveri". Bisogna abbandonare l'ipocrisia che c'è "nel mondo religioso, nel mondo delle imprese, nei governi", ha detto l'economista italo-statunitense, e puntare ad un effettivo "cambiamento" su questioni come il clima, la sanità, il contrasto alla povertà.

"Il Papa parla di bene comune più degli economisti"

La professoressa in Economia dell'innovazione e del valore pubblico all'University College London ha preso spunto in particolare dall'enciclica Fratelli tutti per indicare quattro piste per realizzare il "bene comune", dato che "il Papa parla di bene comune molto più degli economisti". E' necessario innanzitutto "essere molto chiari sulla direzione, sugli obiettivi che perseguiamo: un'economia più inclusiva, più sostenibile"; in secondo luogo, "lavorare con intelligenza collettiva a questi obiettivi" e non, come è avvenuto con i vaccini anti-covid, far prevalere la logica dei brevetti e dei profitti privati; in terzo luogo, condividere i benefici degli investimenti pubblici, ha detto Mazzucato, ricordando che ad esempio i successi raggiunti da Elon Musk con Tesla sono stati possibili con fondi del governo degli Stati Uniti "e invece l'abbiamo raccontata come se fosse solo il frutto del lavoro di un individuo"; infine, maggiore "trasparenza" per monitorare, dati alla mano, i progressi verso gli obiettivi prefissati. Il grande economista Adam Smith "parlava di mercato libero e intendeva libero dalla rendita, non dallo Stato", ha ricordato Mazzucato, sottolineando che Fratelli tutti, ora, indica la strada per la realizzazione del "bene comune", "obiettivo che però richiede non di aggiustare l'economia ma presuppone un cambiamento filosofico e pratico".