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Mattarella a Sanremo, Salvini non ha apprezzato: "La Costituzione non va difesa dall'Ariston". Poi avvisa Egonu e snobba Zelensky. Amadeus: "Basta non guardarlo"

Matteo Salvini a tutto campo sul Festival di Sanremo 2023 aperto da Roberto Benigni alla presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Il leader della Lega contro l'idea di parlare della Costituzione sul palco. "Se ha scelto di andarci, ha diritto di svagarsi anche il Presidente della Repubblica. - ha detto il vicepremier e ministro dei Trasporti intervenendo a Non Stop News su Rtl 102.5 - Non penso che la Costituzione abbia bisogno di essere difesa dal palco di Sanremo, che è la storia di Morandi e Ruggeri, di Luigi Tenco. Riempire il festival di contenuti extra festival, dalle guerre ad altro, non mi piace. Se c'è qualche causa che va difesa a Sanremo, significa che siamo un Paese indietro. I diritti delle donne vanno al di là dal Festival".

Paola Egonu? "Grande sportiva, grande pallavolista, ma spero non venga a fare una tirata al Festival sull'Italia Paese razzista, perché gli italiani possono avere tanti difetti ma non sono razzisti. È un popolo che accoglie, che allunga la mano a tutti. Mi auguro che gli italiani, che hanno già molti problemi, non si sentano colpevolizzati da chi usa la tv pubblica per fare la morale a qualcuno". 

Sul mancato videomessaggio del presidente ucraino. "Ieri sera non ho visto il Festival, ero fuori per lavoro. Per molti italiani è un momento complicato, che non ci sia la presenza di Zelensky non mi dispiace. Portare la guerra in mezzo ai Cugini di Campagna mi sembra veramente fuori luogo". La lettera letta da Amadeus, la ascolterà? "Quando la legge? Io sabato sarò con i miei figli, non penso mi chiedano di ascoltare la lettera di Zelensky a Sanremo. Ci guarderemo un film", ha concluso Salvini che ha svelato le sue preferenze: "Gianluca Grignani è un grande, Giorgia ha una voce straordinaria, Ultimo mi piace tantissimo".

La replica di Amadeus arriva nella conferenza stampa che lancia la seconda serata della kermesse. "Sono quattro anni che ci attacca, - dichiara il conduttore e direttore artistico del festival - basta non guardarlo. Ho sentito che ha detto che guarderà un film, quindi è tutto ok". Quanto al fatto che Matteo Salvini si sia augurato che Paola Egonu non faccia un monologo contro l'Italia razzista, Amadeus replica: "C'è la libertà". E interviene anche Gianni Morandi: "Ce l'ha ricordato bene ieri sera Roberto Benigni, parlando dell'art 21 della Costituzione e della libertà d'espressione".
 

Le reazioni politiche

"Salvini continua a cercare armi di distrazione di massa dalla sua caduta libera. Lasci stare Mattarella che a Sanremo non è certo andato a svagarsi ma a promuovere il nostro bene più prezioso: la Costituzione. Bravo Presidente!", così sui social l'eurodeputata del Pd Alessandra Moretti.

"La cosa più bella del festival Mattarella. Benigni improbabile sacerdote". Lo afferma Alfredo Antoniozzi vice capogruppo di Fratelli d'Italia alla Camera. "Vedere Il Capo dello Stato e ascoltare il nostro inno è stato emozionante - dice Antoniozzi . Per il resto abbiamo dovuto dare un cachet ricco a Roberto Benigni per ricordarci la bellezza di una Costituzione e di una libertà di pensiero che in Italia è stata difesa dalle forze moderate contro ideologie comuniste. Sarebbe stato meglio chiamare sul palco Sabino Cassese - conclude Antoniozzi - piuttosto che trasformare un comico in un costituzionalista".

"E ti pareva che non partivano i mugugni della destra per  Benigni ieri sera a Sanremo. Al di là delle parole sguaiate di Salvini verso Mattarella, il punto non è Benigni sul palco, ma il fatto che a milioni di italiani sia arrivato uno straordinario messaggio che valorizza, difende ed esalta la nostra Costituzione nata dalle ceneri della vergogna fascista". Lo afferma il segretario nazionale di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni, parlamentare dell'Alleanza Verdi Sinistra.

Del presidente ucraino Volodymyr Zelensky "ne abbiamo anche parlato troppo, mandi pure questa lettera e va bene così. Io ho semplicemente ricordato che il nostro presidente della Camera, Roberto Fico, lo ha inviato a parlare al Parlamento dimostrando grande apertura. Ma nel contesto di Sanremo non mi sembrava opportuna" la sua presenza. Così il leader del M5S, Giuseppe Conte, a Mattino 5.