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Novate, Anella racconta la sua lotta col tumore al pancreas

A Novate milanese Anella racconta al notiziario la sua lotta col tumore al pancreas.
Il 17 novembre in tutto il mondo è stata celebrata la “Giornata mondiale contro il tumore al pancreas”, un’iniziativa, tra le poche dedicate a questa neoplasia, per sensibilizzare la popolazione e accendere i riflettori sui progressi della ricerca.

Simbolo di questa giornata è la luce viola, infatti i promotori di questa giornata invitano le persone ad illuminare di colore viola la propria casa. E non è passata inosservata a Novate l’abitazione di Anella Odierna, che in occasione della giornata del 17 novembre ha acceso una luce viola, tant’è che l’associazione “Nastro Viola”, un’associazione nata nel 2015 per raccogliere fondi per la ricerca al tumore al pancreas, ha pubblicato la foto sul proprio sito.

Novate: la storia di Anella e il tumore al pancreas

Anella ha 63 anni e nel 2018 le è stato diagnosticato un tumore al pancreas inizialmente definito non operabile. “Tutto è partito da un mal di pancia persistente, ne ho parlato con un’amica medico che mi ha consigliato di fare alcuni esami del sangue. I valori erano completamente sballati – ci racconta Anella – e dopo altri approfondimenti è arrivata la diagnosi, tumore al pancreas”.

Così per Anella e la sua famiglia inizia il giro degli ospedali per capire la cura da iniziare; la donna ricorda molto bene il giorno della diagnosi e i giorni a seguire con l’inizio della chemioterapia presso l’ospedale San Raffaele di Milano.

“Tutti mi dicono che sono rimasta impassibile, ho guardato mio marito e mia figlia, affranti e impauriti e ho capito che dovevo reagire, non sapevo come, ma dovevo farlo”, ci spiega Anella. Dopo 6 lunghi mesi di chemioterapia i medici le dicono che si, forse si può operare, ma le possibilità di riuscita dell’intervento non sono alte.

“Mi sono detta di andare avanti e mi sono operata, dopo 12 ore di intervento, in assenza di metastasi, i chirurghi hanno deciso di asportami il pancreas. Sono ancora qui, con tanti problemi di deambulazione e diabetica, ma sono qui. La fede mi ha aiutato tantissimo, ma riconosco di essere stata fortunata”.

Anella vuole raccontare la sua storia, nei prossimi mesi in accordo con il Sindaco Daniela Maldini organizzerà un incontro pubblico a Novate. Raccontare la sua storia a lieto fine non per illudere chi è malato o peggio, far credere che solo la forza di volontà aiuta.

Novate, Anella e l’associazione Nastro viola

“Io voglio aiutare chi come me si trova a dover sopravvivere dopo una diagnosi di tumore al pancreas, la vita cambia, ma bisogna provare a non smettere di crederci, è difficile, non sto dicendo che in questo modo tutto passa, ma è una lunga strada e vale la pena provare ad essere positivi”. Quando arriva una diagnosi di cancro crolla tutto e a domino vanno giù anche le persone vicine al malato, incapaci di accettare quello che sta accadendo e impotenti.

Per questo Anella è sempre a disposizione, tramite l’associazione “Nastro Viola” per offrire un supporto psicologico a chi ha bisogno. “Diverse associazioni raccolgono fondi per la ricerca, e va bene, ma serve un supporto psicologico, quando ricevi una diagnosi di cancro devi poter contare su qualcuno in grado di starti accanto e guidarti passo per passo. Spesso anche solo una buona parola può essere d’aiuto”, conclude Anella.

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