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Olimpiadi 2026, “La pista da bob costa quasi 6 volte tanto l’intero bilancio regionale per la Cultura”: blitz delle Maestranze dello spettacolo a Cortina

CORTINA D’AMPEZZO. La pista da bob per le Olimpiadi 2026 si farà a Cortina d’Ampezzo. Questa la decisione, che dovrebbe essere definitiva, arrivata durante la Conferenza dei servizi presieduta dal commissario di governo e amministratore delegato della Società Infrastrutture Milano Cortina 2020-2026 Luigi Valerio Sant’Andrea.

Entro il 27 gennaio acquisiremo gli ultimi pareri per procedere subito con il decreto che autorizza la realizzazione dell’opera” ha assicurato Sant’Andrea “Abbiamo già appaltato l’intervento del primo lotto, lo strip out, la demolizione controllata della vecchia pista, quindi significa che siamo pronti ad aprire il cantiere, in una quindicina di giorni. Siamo esattamente nelle scadenze”. La demolizione della vecchia struttura (chiusa nel 2008) dovrebbe iniziare nella prima metà di febbraio.

Entro il mese luglio invece è previsto l’inizio dei lavori di costruzione dell’impianto. “Nel dicembre 2024 dovremo consegnare il campo gara, per il test event, le gare che anticiperanno di un anno i Giochi olimpici e paralimpici – ha aggiunto Sant’Andrea – e completeremo tutte le aree in tempo per le gare”.

Nel frattempo però non si placano le polemiche attorno all’opera i cui costi sono stimati in circa 93 milioni di euro. “Siccome ultimamente ci viene spesso risposto che ‘per i bandi non ci sono soldi’, ‘per la cultura non ci sono fondi’, che ‘non ci sono stanziamenti’ per pagare bene il lavoro, allora abbiamo deciso di andare a dare un’occhiata nei luoghi dove ora arriveranno le cifre davvero importanti” fanno sapere Maestranze dello spettacolo del Veneto, cioè l’organizzazione che porta avanti le istanze dei lavoratori di questo settore.

Le Olimpiadi Invernali si portano dietro tantissime contraddizioni – osservano gli attivisti – per il 2023, la Regione Veneto prevede di spendere solo 16 milioni per il comparto culturale, ma ne ha trovati 93 per la nuova pista da bob tra fondi privati, statali e locali. Evidentemente il problema non è l’assenza di fondi ma la volontà precisa di convogliarli in determinati progetti”.

Poi c’è la questione ambientale. “L’altro giorno a Cortina c’erano solo 10 centimetri di neve, fronteggeremo anni di siccità che metteranno a durissima prova tutto il nostro territorio, ciononostante continuiamo a investire in un sistema che per funzionare ha bisogno di temperature che quasi non si registrano più”. Al tempo stesso molti abitanti del posto lamentano l’assenza di servizi, un fatto che sta spingendo queste montagne verso lo spopolamento.

Le Maestranze dello spettacolo riconoscono le opportunità lavorative portate dalle Olimpiadi ma chiedono che tutti i comparti siano stati trattati allo stesso modo. “Anche noi ci lavoriamo, e non vogliamo che la questione lavorativa sia usata per sminuire e polarizzare il dibattito. Noi alle Olimpiadi ci saremo, per sorvegliare sugli spettacoli, sul rispetto di chi vi lavorerà, per chiedere tutele e dignità professionale e pure una considerazione adeguata per tutto il mondo della Cultura, a cui spettano sempre le briciole delle briciole, a discapito delle nostre vite.