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Progettare ambienti per l’inclusione: inaugurata aula multisensoriale a Sarno

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Il taglio del nastro presso l’Istituto Comprensivo "G.Amendola"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di SalernoToday

Inaugurata presso l’ Istituto Comprensivo G.Amendola di Sarno la prima aula multisensoriale inclusiva realizzata in collaborazione con l’ associazione “Insieme si può Sarno” che ha fornito e donato gli arredi e i sussidi didattici specifici; la Dott.ssa Cristina Esposito e il prof. Arch. Luigi Astarita che ne hanno curato la progettazione, l' allestimento e la realizzazione; la prof.ssa Emiliana Petti, funzione strumentale e coordinatrice del dipartimento di sostegno. Realizzare una rete per l’ inclusione favorendo la collaborazione tra Scuola e associazioni, professionisti, cooperative e aziende consortili che operano nel settore della disabilità e dell’ inclusione sociale ed educativa, è stato uno degli obiettivi prioritari del progetto, in quanto il rapporto ormai consolidato tra comunità scolastica e territorio contribuisce a migliorare l’offerta formativa della Scuola e, nello stesso tempo, a promuovere ambienti e spazi adeguati ed attrezzati per gli alunni con disabilità da condividere con tutta la classe. All’ inaugurazione e alla tavola rotonda, occasione di una profonda riflessione sull’ uso e sulla necessità di questo innovativo ambiente di apprendimento, sintetizzato dal tema dell’incontro “Una Scuola per il Domani” hanno partecipato: il Sindaco del Comune di Sarno -Dott. Giuseppe Canfora; l’ Assessore all’ Istruzione del Comune di Sarno – Avv. Gianpaolo Salvato; la Consigliera di Parità della Provincia di Salerno-Dott.ssa Anna Petrone; le operatrici delle Cooperative Cataleya, Innovamento ed Emora che offrono assistenza specialistica all’ interno della Scuola in seguito alla convenzione stipulata con l’ Azienda Consortile Agro Solidale; la Dott.ssa Cristina Esposito, terapista della neuro e psicomotricità dell’ età evolutiva; Giusy Nozzolino delegata del Presidente di Insieme si può Sarno – Biagio Ruocco. La riflessione sul rapporto tra pedagogia e architettura in ambito scolastico ed educativo- dice il Prof. Arch. Luigi Astarita delegato alla funzione organizzativa-gestionale e referente progetti FSE FESR PNRR PNSD - è stato il punto di partenza. La progettazione di ambienti in cui sia possibile una formazione immersiva e in cui sia incoraggiata la partecipazione attiva dello studente al percorso educativo, garantendo al contempo benessere dell’intera comunità scolastica, si accompagna alla richiesta, sempre più sentita da parte degli studenti e delle loro famiglie, degli insegnanti e dei dirigenti scolastici, di “stare bene a scuola”. La stanza multisensoriale è un luogo avvolgente e accogliente, fatto di luci, colori, suoni, oggetti e immagini, all’ interno del quale l’alunno viene accompagnato da chi se ne prende cura (insegnante, educatore, ecc.), mettendo al centro i bisogni dell’alunno e/o del piccolo gruppo e/o del contesto classe. L’aula è una “zona neutra” adatta ad ogni età e ad ogni condizione psico-fisica in cui possono stabilirsi relazioni positive, potenziando l’area della motivazione, della concentrazione, della coordinazione, della comunicazione non-verbale. Una stanza multisensoriale può contribuire significativamente a ridurre le difficoltà di alunni autistici e con gravi disabilità, affetti da ipersensibilità (cioè sensibilità accresciuta ed eccessiva) e/o iposensibilità (cioè sensibilità inferiore a quella neuro-tipica) attraverso stimolazioni opportunamente configurate e personalizzate, riequilibrando le percezioni sensoriali e rendendo più semplice la quotidianità. Il Dirigente Scolastico prof.ssa Antonella Esposito sottolinea che lo spazio scolastico trattato dal punto di vista dell’inclusione in Italia ha una storia collegata quasi esclusivamente alle «barriere architettoniche». Non è sufficiente che un ambiente scolastico sia accessibile e sicuro: la qualità dello spazio ha un impatto sull’apprendimento, sul benessere, sul comportamento. Come ambiente di apprendimento lo spazio deve rivestire un ruolo fondamentale nel creare le condizioni ottimali perché tutti gli studenti, a prescindere dalle loro abilità o eventuali «fragilità», apprendano in modo significativo e profondo. La nostra aula risponde al valore inclusivo dello spazio di gruppo ossia un ambiente progettato per garantire un’illuminazione ottimale sia naturale che artificiale, un adeguato comfort acustico; un ambiente in grado di dare informazioni e riferimenti sulle molteplici attività previste, strutturato per permettere a tutti di partecipare e con la possibilità di creare piccole zone (es. pannelli mobili/paraventi, ecc.) per il lavoro di gruppo cooperativo, nello stesso si intende uno spazio organizzato per facilitare processi di autonomia, appropriazione, gestione dei tempi di attenzione e concentrazione in grado anche di mitigare l’eventuale iperstimolazione sensoriale. E’ uno spazio accogliente e confortevole nel quale tutti i valori identitari sono rappresentati perchè è luogo accessibile, dotato di un sistema di informazione segnaletica in grado di facilitare l’appropriazione e l’orientamento autonomo nello spazio. E’ sicuramente caratterizzato dal valore inclusivo dello spazio esplorazione in quanto vi è la presenza nell’ambiente di strumenti, facilitatori e soluzioni atte a favorire l’approccio autonomo all’utilizzo delle tecnologie (non solo digitali), al movimento nello spazio e all’orientamento, in grado di permettere a chiunque di far emergere i propri talenti e di vivere appieno l’esperienza didattica.

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