Polizia penitenziaria (foto di repertorio)

“Una rumorosissima protesta è stata messa in atto ieri sera, ed è ripresa questa mattina dalle 8, dai detenuti ristretti nel penitenziario genovese di Marassi. In tutte le sezioni i detenuti hanno battuto e stanno battendo stoviglie e pentolame alle grate e alle porte delle celle. La situazione è stata tenuta sotto controllo dal personale di Polizia Penitenziaria, che ancora regge “.

A darne comunicazione, stamane, è stato il sindacato UilPa Penitenziari. Ricordiamo che la maggioranza dei detenuti nel carcere di Marassi è di origine straniera.

“I detenuti – hanno aggiunto da UilPa Penitenziari – protestano contro il sovrappopolamento e contro le deficienze organizzative dell’istituto legate ad presunto mancato incremento delle telefonate, delle videochiamate, dei pacchi postali e dei pacchi provenienti dai colloqui. Di certo la situazione di Marassi non può definirsi ottimale, nemmeno normale. Rispetto alla capienza regolamentare di 456 detenuti, sono ristretti circa 710 detenuti.

Marassi rappresenta una delle criticità più manifeste e ritengo poter collocare il sistema penitenziario ligure tra i punti di caduta più evidenti del disastrato panorama nazionale.

Occorre tenere i riflettori sempre accesi e credo che un Istituto come quello genovese non possa essere gestito a scavalco da una serie di direttori, per sostituire quello titolare, ma occorre individuare un vice o meglio un direttore che lo sostituisca sempre nelle assenze , ciò che ad oggi né il Dap , né il provveditore, sono stati capaci di fare”.