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Provinciali, altro strappo Fratelli d'Italia-Lega. La coalizione riconferma Fugatti candidato presidente ma chi ha i voti non firma il documento politico

TRENTO. Altro strappo tra Fratelli d'Italia e Lega in Trentino nel vertice di coalizione di questa sera, lunedì 30 gennaio. Anche se non viene definita una rottura, evidente che le posizioni restano quantomeno distanti e tutto ruota praticamente sulla candidatura a presidente tra il governatore uscente Maurizio Fugatti e Francesca Gerosa per il partito di Giorgia Meloni.

Da una parte ci sono la Lega Salvini Trentino, Forza Italia, Associazione Fassa, La Civica, Autonomisti Popolari e Progetto Trentino, mentre dall'altra parte c'è il partito di Giorgia Meloni. A sancire le posizioni differenti un documento, che non è stato firmato da Fratelli d'Italia, emersa anche sul territorio quale forza politica di maggioranza relativa alle ultime elezioni nazionali per il centrodestra.

"La coalizione di centrodestra autonomista popolare - si legge nella nota inviata dalla Lega - come concordato nel precedente incontro di metà gennaio, si è riunita in previsione delle elezioni provinciali del prossimo autunno. E' stato sottoscritto un documento politico che sostiene la riconferma di Maurizio Fugatti alla guida della coalizione in vista delle elezioni del prossimo ottobre".

E’ stato dato inoltre mandato al presidente Maurizio Fugatti di trattare con altre forze politiche al fine di ampliare il perimetro stesso della coalizione. E qui tutte le strade portano al Patt, alleato di Progetto Trentino alle politiche che hanno portato Giorgia Meloni a palazzo Chigi. 

"Nelle prossime settimane - si legge nella nota della Lega - la coalizione che sostiene il presidente uscente si ritroverà nuovamente per iniziare a lavorare sul programma di legislatura. Fratelli d’Italia non ha sottoscritto la candidatura di Fugatti, ritenendo prioritario, rispetto al nome del candidato presidente, anteporre le linee programmatiche per la prossima legislatura".

A Il Dolomiti non parla di rottura Alessandro Urzì, commissario di Fratelli d'Italia in Trentino, "ma di una riconferma degli assetti. E' chiaro che Leonardi è assessore regionale, Gottardi è assessore provinciale, Kaswalder è presidente del Consiglio provinciale e Guglielmi è vice presidente regionale, poi ci sono i rappresentanti del partito della Lega. Sono tutti legati a Fugatti e noi abbiamo ribadito che sosteniamo Gerosa".

Non ci sono passi indietro da nessuna parte della colazione ma Fratelli d'Italia non sembra intenzionata a mollare la presa. "Adesso le carte sono in tavola e lavoriamo per trovare la candidatura migliore", dice Urzì. "C'è un livello locale e c'è quello nazionale, quest'ultimo caso riguarda anche la Lega e ci sarà una concertazione. E' un segnale forte, le idee sono diverse ma nessuna spaccatura. Prima lavoriamo ai contenuti del programma e poi verrà il resto".

Presente al tavolo della coalizione per Fratelli d'Italia il consigliere comunale a Trento Cristian Zanetti. "Si resta sulle posizioni, nulla di grave", spiega a margine dell'incontro il vice commissario del partito di Giorgia Meloni. "Mettiamo in stand by i nomi per concentrarci sulle linee di programma e blindare il governo provinciale per i prossimi 15 anni. Il cardine per noi è la valorizzazione dell'Autonomia e siamo convinti che la candidata presidente Gerosa possa rappresentare una corsia in più per salvaguardare la specialità con un confronto costante tra apparato romano e trentino. Poi c'è attenzione a molti temi quali sanità, grande viabilità e caro prezzi, temi che ci trovano d'accordo con gli alleati". 

Si conta di trovare una soluzione. "Il centrodestra c'è, se c'è Fratelli d'Italia, per noi la coalizione è fondamentale: non dobbiamo commettere l'errore del centrosinistra di 5 anni fa e non c'è nessuna pregiudiziale nell'allargare il perimetro delle alleanze. Vogliamo partire dai temi con continuità ma anche con discontinuità rispetto a questa legislatura. Avvertiamo molto riscontro verso il nostro partito dalle forze civiche, dalle categorie, dagli imprenditori e dai cittadini. Questo è motivo di orgoglio, ma anche di responsabilità. Ascoltiamo il territorio e valutiamo punti fi forza e problemi per preparare un programma concreto e attuabile", conclude Zanetti.