Il questionario del caregiver della città di Roma per accedere ai fondi del caregiver Contiene domande inaccettabili per la persona. Persone con disabilità come "Come si vergogna di lui?"
Per gli operatori sanitari Per accedere ai fondi, il città di Roma ha creato un questionario chiaramente fuorviante. , "Quanto è imbarazzante tuo figlio? Quanto è imbarazzante per il suo comportamento? E quanto risentimento provi nei suoi confronti? " La risposta è un punteggio compreso tra 0 e 4. , dato con un cross. Qui, 1 significa poco, 2 significa medio, 3 significa molto e 4 significa molto. Valutazioni che sembrano essere più adatte alle recensioni dei ristoranti rispetto ai bambini con un'attenzione e una cura speciali.
"Come ti vergogni di tuo figlio disabile?": Un questionario inaccettabile per i caregiver a Roma
IeriUn caso presentato dal comune di Nettunosoffre di lo stesso problema. Alcune delle domande includono se il caregiver vuole essere in grado di fuggire dalla sua situazione, se non va d'accordo o meno con la famiglia e la presenza di un bambino disabile ha causato problemi alla coppia. Questo è un test che i comuni romani vogliono capire il livello di stress che sperimentano i caregiver di persone gravemente disabili. È diviso in cinque sezioni: carichi oggettivi, psicologici, fisici, sociali ed emotivi. Due associazioni, "Beyond the Line of Sight" e "Hermes", si sono incontrate con i consiglieri. "Ci hanno subito accolto - ha detto la presidente dell'Hermes Loredana Fiorini - e ci hanno assicurato che avrebbero avviato un conflitto con la regione Lazio. Inoltre il questionario era un caregiver. Partendo da una delibera regionale in merito, alla fine riconosceremo questi numeri, ma come questa storia chiarisce, c'è ancora molto da fare. Lo stress non va misurato, esiste. Ben noto. I caregiver a Roma e nel Lazio cercano servizio, supporto e consapevolezza. "
" Il chi ha scritto queste domande ha vissuto per un minuto come badante. Nessuno sa se. "
Valentina Perniciaro, la madre di Sirio, un bambino disabile di 9 anni, e alcuni dei protagonisti del video, social media, sono nella colonnaRepubblica. Dasi scrive. A scuola, e per tornare al lavoro, o semplicemente per riposare la notte, ci chiedono se dormiamo abbastanza e se dormiamo bene. Nessuno sa se la persona che ha scritto quelle domande ha vissuto per un minuto come badante. "Dalla prima segnalazione pervenuta -garantisce l'assessore alle politiche sociali Barbara Funari- abbiamo iniziato a valutare come possiamo riprenderci da questa spiacevole situazione. Chi non vuole rispettare il questionario. È ancora nell'elenco dei caregiver familiari, e noi sono stati immediatamente rassicurati sulla sua efficacia e hanno chiesto alla comunità di rimuovere quel tipo di valutazione dello stress.
