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“Questa disfatta ha un nome e cognome: Matteo Salvini. Si dimetta”. L'europarlamentare leghista dopo il crollo del Carroccio alle politiche

Dopo i risultati raggiunti dalla Lega, in Veneto alcuni esponenti del Carroccio hanno già iniziato a chiedere nuovi congressi per la ricostruzione del partito (e e le dimissioni di Salvini)

TRENTO. La vittoria della destra in Italia è, soprattutto, una vittoria di Fratelli d'Italia, con il partito di Giorgia Meloni che, a spoglio ancora in corso, è stato in grado di raggiungere circa il 26% dei consensi a livello nazionale, mentre la Lega di Matteo Salvini non ha raggiunto nemmeno il 9%, venendo sostanzialmente raggiunta all'interno della coalizione da Forza Italia.

Un crollo (dopo il 34% raggiunto appena 3 anni fa dal Carroccio alle europee) che si è verificato anche nei territori nei quali la Lega governa (in Trentino per esempio, Qui Articolo) e dove il Carroccio è storicamente più radicato, come Lombardia e Veneto. La soglia da molti indicata come determinante per il futuro della leadership del partito era stata fissata al 10%: a livello nazionale però, come detto, la Lega non ha raggiunto nemmeno il 9.

Questa disfatta ha un nome e cognome: Matteo Salvini”. Ha commentato in mattinata Gianantonio Da Re, Europarlamentare della Lega di Vittorio Veneto (Treviso). “Dal Papeete in poi ha sbagliato tutto – continua Da Re – ha nominato nelle segreterie delle persone che hanno solo ed esclusivamente salvaguardato il proprio sedere. Quindi si dimetta. Passi la mano a Massimiliano Fedriga e fissi in anticipo i congressi per la ricostruzione del partito”.

Lapidario anche l'assessore veneto allo Sviluppo economico Roberto Marcato, che su Facebook ha scritto: “26/09/2022 cronaca di un disastro annunciato”, tornando a chiedere di fissare i congressi.