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Riforma del turismo, deroga della deroga per la fusione tra val di Sole e val di Non: ''Altri due anni di tempo, intanto vengono rafforzate le sinergie''

TRENTO. Un ulteriore time out di due anni, la Provincia ha deciso di rimandare la fusione tra l'Azienda per il turismo val di Sole e quella della val di Non. Arriva una deroga della deroga. La riflessione tra piazza Dante e i territori ha portato a ritardare l'iter ma comunque di rafforzare le sinergie tra i due enti di promozione. 

Il disegno inserito nella riforma sarebbe stato quello di accorpare la val di Sole e la val di Non all'interno di un'unica Apt. Una soluzione accolta tiepidamente sul territorio con l'Azienda per il turismo di Cles che si è mossa per rafforzare la componente privatistica come da indicazioni provinciali e ha ottenuto una deroga a restare indipendente fino a dicembre di quest'anno.

Contestualmente si è lavorato per attrarre soci privati ma anche per strappare altro tempo. Risultato raggiunto con un'altra deroga. Gli sforzi sono stati premiati da piazza Dante e la val di Non ha ottenuto altri 24 mesi con le prossime elezioni provinciali in mezzo. 

"Questi due anni sono stati complicati a causa dell'emergenza Covid - dice l'assessore Roberto Failoni - nonostante le difficoltà l'Apt val di Non è riuscita a far dialogare i maggiori attori sul territorio, penso agli operatori, a Melinda e alla Cassa rurale. Da qui la scelta di derogare per altri due anni. L'Azienda ha lavorato bene e intanto si può migliorare la sinergia tra enti di promozione. In linea generale c'è un'ottima collaborazione e si può ancora crescere perché il turista non conosce confini". 

Nel frattempo la Provincia ha recepito la ridefinizione dei confini con l'Altopiano di Pinè (con Cembra) che è passato dall'ente "autonomo" alla val di Fiemme per poi trasferirsi all'ambito del capoluogo. Via libera anche alle nuove denominazioni. Le collaborazioni sono già attive, anche se formalmente si parte dal 1 gennaio del prossimo anno.

"Il provvedimento - aggiunge Failoni - è stato adottato sulla base della richiesta avanzata dai Comuni interessati. La riforma consente, infatti, di intervenire sugli ambiti territoriali di attività delle diverse Apt, su domanda delle stesse Aziende per il turismo o dei territori. L'obiettivo è quello di migliorare costantemente la nostra proposta per innalzare il gradimento nei confronti dei prodotti turistici e delle esperienze che siamo in grado di offrire a chi sceglie il Trentino per le sue vacanze".

La modifica porta alla ridenominazione delle due Aziende: val di Fiemme e val di Cembra e Trento, Monte Bondone e Altopiano di Pinè. "Il territorio ha un ruolo importante anche per quanto riguarda gli assetti organizzativi della promozione. Con questa modifica degli ambiti territoriali sono convinto che potranno essere ulteriormente valorizzate le particolarità e le proposte dei diversi territori a beneficio anche dell'organizzazione del territorio". 

La riforma a portato a ridimensionare il numero delle Apt. Da 14 enti più quella nascente di Ledro a 12 aziende (con la resistenza di Rovereto e la deroga val di Sole/val di Non) mentre a sparire sono stati sostanzialmente i 5 Consorzi Pro loco. "Da molte parti si è compreso che il turista non valuta confini e per questo è fondamentale migliorare le sinergie. Nel futuro non si escludono ulteriori accorpamenti ma sarà anche il mercato a definire la migliore struttura", conclude Failoni.