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Rifugi, grande ritorno dei turisti stranieri e aperture "destagionalizzate" delle strutture tra caro energia e siccità: "Lunga e bella stagione estiva"

TRENTO. Forte ritorno dei turisti stranieri e aperture "destagionalizzate" delle strutture, nonostante il caro energia e la carenza idrica che hanno caratterizzato gli ultimi mesi. Sono questi alcuni degli aspetti che hanno contraddistinto il buon andamento della stagione estiva dei rifugi, che di fatto è stata una "lunga e bella stagione" secondo quanto riportato nell'assemblea annuale ordinaria dei Rifugi del Trentino, la prima gestita dal nuovo direttivo con la presidente Roberta Silva, nella cornice della Distilleria Marzadro di Nogaredo.

“La necessità di dialogo a 360° - dichiara Roberto Failoni, assessore Turismo Provincia di Trento - tra gli operatori della montagna dalle risorse al sostegno finanziario come per l’approvvigionamento dell’acqua, la potenza di fuoco messa in campo dalla P.A.T a sostegno della promozione del prodotto turistico, le sinergie operative realizzate, dalle emergenze al raggiungimento dei migliori obiettivi. Una parola su tutte, coraggio perché ce ne vuole per la costruzione di un prodotto turistico che guardi al futuro rispondendo alle nuove sfide in campo ambientale e dei servizi”.

Al fianco della presidente il vice Raffaele Alimonta e i giovani gestori Daniele Rosi e Jacopo Bernard, insieme ai vertici del Trentino turistico a partire dall’Assessore Failoni, il presidente di Trentino Marketing e Asat Gianni Battaiola e dal Amministratore Delegato di Trentino Marketing Maurizio Rossini che si sono susseguiti negli interventi.

Buono l'andamento della stagione estiva, sottolinea la presidente, per i rifugi ormai focalizzati su aperture che coprono un arco di stagione molto più lungo di quello canonico previsto da giugno-settembre: molti infatti quelli che hanno tenuto aperto anche fino a fine ottobre nonostante le molte difficoltà. 

La relazione della presidente è stata incentrata sul fattore squadra Rifugi del Trentino, come necessità di sistema collaborativo tra gli attori della montagna, per portare avanti progetti ed intenti comuni, per anticipare le necessità, soprattutto per evidenziare i fattori critici anche in vista dell’ormai imminente apertura invernale.

Riguardo alle evidenze il ritorno marcato della clientela straniera lungo i sentieri e verso l’ospitalità dei rifugi è stata "un elemento certamente positivo insieme alla presenza nazionale", sottolinea Silva. "L’evento tragico della Marmolada, l’andamento dei flussi rispetto ai mesi di stagione, il favore del meteo, l’apertura facilitata dalla poca neve in quota, ma altresì condizionata dalla gestione della risorsa acqua, personale e rincari energetici" sono stati gli elementi distintivi dell’attività estiva 2022.

Sul piatto temi focali, diventati progetti a più mani tra gli stakeholer della montagna su spinta dei Rifugi del Trentino, come quello sulla prudenza in montagna, il recente accordo con il Soccorso Alpino e Speleologico Trentino che avvicina ulteriormente gli attori delle azioni del soccorso per cui soccorritori e rifugisti, il protocollo di potabilizzazione dell’acqua dei rifugi, la progettazione in alta quota di rifugi e bivacchi e l’"Outdoor Experience Sustainability".

Laura Licati di Asat, ha relazionato sulla recente sottoscrizione di un protocollo per la valorizzazione delle produzioni agroalimentari a favore dei Rifugi del Trentino. Mauro Nardelli, presidente sezione Asat Vallagarina, referente del progetto di valorizzazione dei prodotti ha salutato l’assemblea, ricordando il valore della produzione agroalimentare della zona, che diventa pietanza nei piatti dei Rifugi del Trentino. L’Istituto Alberghiero Rovereto ha preparato il buffet a fine assemblea.

"Rifugi del Trentino punta dell’ospitalità in casa Asat,  dell’offerta turistica del Trentino con la cura della montagna in prudenza - riporta Gianni Battaiola, presidente Trentino Marketing e Asat -. Temi di raggiungibilità e clima centrali ed appunto imprescindibili per il Trentino. Come Trentino Marketing piano operativo 2023, asticella ancora più alta con un’importanza per il progetto 'belle stagioni', abbassare l’incidenza in alta stagione per puntare a stagioni più lunghe. Per vivere appieno il valore del territorio. Campagne targhettizzate e sartoriali, con i rifugi al centro. Trentino 'guest platform' come strumento dove i rifugi possono essere protagonisti a livello informativo".

Tra i nuovi strumenti dell’Associazione Rifugi del Trentino anche il nuovo sito (Qui il link), di cui ha riferito Daniele Rosi come campo base delle informazioni e a seguire anche Davide Cardella, direttore di Asat, sottolineando l’interazione con gli strumenti operativi di quello di Visit Trentino sia per i "widget", le informazioni, prenotazioni e la presenza delle mappe interattive di Outdooractive.

Della rinforzata collaborazione ancor più focalizzata con Trentino Marketing, sia sul piano media PR, che riguardo al progetto "Prudenza in Montagna", diventato un topic, hanno relazionato Valentina Cappio e Chiara De Pol anche già in previsione del piano strategico 2023, annunciando una "new tale", una nuova narrazione che avvicini l’ospite ai valori, legami, responsabilità di chi vive,  ama e frequenta il territorio trentino.

"Un aspetto importante è quello di trasmettere con tutti gli strumenti - dice Maurizio Rossini, amministratore delegato Trentino Marketing - che abbiamo a disposizione, la cultura della montagna. Cultura per un ecosistema che abitiamo, complesso, sensibile, di grande fascino nel quale vivere. La montagna non è solo un panorama ma un luogo da vivere e va insegnata ai ragazzi proprio come luogo di vita. Costruire il futuro è questo, con l’obiettivo di attrarre lavoro e persone che potrebbero arricchire le nostre comunità. Montagna come luogo dove esprimere i propri sogni e desideri di vita. Alleanza quindi tra tutti i soggetti della montagna trentina, per concretizzare questo obiettivo"

Dora Tavernaro, Strada dei Formaggi delle Dolomiti, ha relazionato sul progetto "Dolomiti d’autunno" che ha interessato alcuni rifugi della Val di Fassa. Virna Pierobon responsabile della comunicazione Rifugi del Trentino, ha presentato il concetto di "community" della montagna trentina tra attori e fruitori, con l’evidenza di dati che mostrano l’andamento dei flussi e modalità di comunicazione con una convergenza sulla "bella stagione dei Rifugi del Trentino", numeri ed evidenze di tutti i canali di comunicazione relativi a questo mondo, per rimarcare il valore del soggetto rifugio anche nell’identità social. Ha lanciato il concetto di " proattività", raccolto dalla presidente Silva: "Anticipare i cambiamenti e provare a vedere come portarsi avanti su necessità ed evidenze".

Sono poi intervenuti l’ingegnere Alessio Bertò e Gianmarco Richiardone del Servizio Turismo e Sport, presentando gli esiti del questionari 2021 rivolto ai gestori dei rifugi del Trentino incentrato sulle criticità gestionali, esigenze tecnico-gestionali, climatiche e le mutate aspettative dei frequentatori della montagna. La necessità di nuove declinazioni in questo ambito è risultata evidente quanto interessante. Ultimo intervento quello di Fausto Demozzi di Asat, sull’aspetto incremento costi ed incidenza sui costi aziendali complessivi.

"Dopo la necessità di distanziamento - Jole Manica, vice presidente Sat - ora quella di pensare di rifugi un po’ diversi, avere quel coraggio al quale accennava l’Assessore Failoni, vedasi il nuovo progetto del nostro Rifugio Tosa Pedrotti per il quale è stato lanciato un concorso di idee. Il lavoro dei rifugi è enorme, sfide come clima e risorse, va rivisto un po’ tutto, perchè il rifugio è patrimonio comune. La frequentazione della montagna rende il gestore una persona eccezionale, per il tipo di ruolo ed approccio che gli è richiesto a seconda delle pretese e necessità. Dobbiamo lavorare per questo sulla cultura".

L'assemblea si è conclusa poi con la consegna a sette rifugisti, di cui una "in memoriam", delle "Stelle del Rifugista", preziosa onorificenza consegnata a: Walter Bernard – Rifugio Vallaccia, Angelo Cemin-Rifugio Passo Valles, Giorgio Debertol-Rifugio Contrin, Ezio Croce – Rifugio Des Alpes, Angelo Jellici- Rifugio La Rezila, Sergio Rosi- Rifugio Passo Principe. Quella alla memoria è andata a Dario Antolini, storico gestore del Rifugio Trivena, con consegna ai nipoti, accompagnata da un intenso momento di silenzio.