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Rovereto sempre più in difficoltà, raffica di chiusure dei negozi. I commercianti: ''Siamo rassegnati, il cittadino si esprimerà quando si tornerà al voto''

Rovereto sempre più in difficoltà, raffica di chiusure dei negozi. I commercianti: ''Siamo rassegnati, il cittadino si esprimerà quando si tornerà al voto''

ROVERETO. Altre chiusure di negozi a Rovereto, esercizi storici e centrale tra corso Rosmini e via Dante. Serrande che si abbassano che sono sintomo di un tessuto imprenditoriale in affanno e che non riesce a rilanciarsi, stretto tra le varie crisi, prima quelle causate da Covid e poi per l'inflazione, il caro energia e l'aumento dei prezzi.

"La chiusura di altre attività come la Saponeria o la storica profumeria si inseriscono in un trend, purtroppo, un po' generale", commenta Marco Fontanari, presidente dell'Unione commercio e turismo di Rovereto e Vallagarina. "C'è una minor frequentazione in centro a causa dei parcheggi lontani e incidono diversi altri fattori: il caro affitti, la difficoltà nel reperire il personale, l'inflazione e i problemi a investire per i costi dei materiali. La situazione è difficile e non si vede all'orizzonte un cambio di prospettiva".

Non è un mistero che i commercianti a Rovereto hanno bocciato la Ztl con la volontà di riaprire al traffico veicolare l'asse via Fontana-via Dante. Una sperimentazione poi prorogata difesa dal Comune. "Abbiamo una visione diversa rispetto all'amministrazione comunale - dice Fontanari - ma non siamo contrari a priori a questa ipotesi, semplicemente avremmo preferito che fosse il punto finale di un progetto che puntare a rendere un centro vivo e frequentato. Invece c'è stato uno shock che porta alla desertificazione delle attività commerciali; questo poi si ripercuote nel lungo periodo anche sui residenti che possono contare su meno servizi". 

Insomma, la Ztl non avrebbe prodotto gli effetti auspicati dall'amministrazione comunale. "Abbiamo partecipato con convinzione ai progetti di rigenerazione urbana - evidenzia il presidente dell'Unione commercio e turismo di Rovereto e Vallagarina - però i risultati non si vedono o se ci sono sono solo in minima parte. La chiusura veicolare avrebbe dovuto portare più lavoro ma le attività sono in difficoltà. Questa misura andrebbe almeno parametrata diversamente rispetto alle esigenze e alla dimensione della città. Inoltre manca ancora la tangenziale, spostarsi per cercare un parcheggio nelle ore di punta è complesso e non tutti sono disposti a camminare per poter fare un acquisto rapido". 

Le chiusure degli ultimi mesi e quelle che si preannunciano nelle prossime settimane preoccupano inevitabilmente l’Associazione di categoria: "La clientela si rivolge alle piattaforme online e certamente anche gli imprenditori devono evolversi e rendere la propria offerta più attrattiva - prosegue Fontanari - ma bisognerebbe sedersi intorno a un tavolo per capire come cercare di programmare le scelte che incidono sulle attività economiche. C'è però un po' di rassegnazione e saranno i cittadini a esprimersi se questa situazione è positiva, sicuramente gli imprenditori sono in difficoltà".

Il calo di frequentatori ha portato alla chiusura di diverse attività mentre studi e uffici si sono spostati fuori dal centro storico della città della Quercia. "Ci sarà una piccola ripresa con l'afflusso di turisti al lago di Garda, il Mart è in crescita ma serve altro. Non si capisce quale sia la visione dell'amministrazione sul commercio o forse va bene spostare tutto verso i centri commerciali e in altre zone. Intanto il centro perde servizi e si spopola", conclude Fontanari.