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Sanremo 2023, Zelensky non manderà un video: Amadeus leggerà un suo testo

E alla fine Zelensky ci sarà, ma non con un video. Dopo le polemiche, a Sanremo il presidente ucraino manderà un testo che verrà letto da Amadeus. A mettere un punto alla questione dell'intervento al centro di aspre critiche da parte di politici come Matteo Salvini e Giuseppe Conte, sono il direttore dell'Intrattenimento di prime time Rai Stefano Coletta e il direttore artistico durante la prima conferenza stampa. «Siamo in contatto con l'ambasciatore Melnyk e siamo giunti alla definizione dell'intervento del presidente ucraino ieri: non invierà un video, ma un testo».

Sulla questione del controllo preventivo della Rai sulle parole di Zelensky, Coletta liquida le accuse di censura da parte della tv pubblica come «vicine alla boutade». «Si tratto di un controllo relativo alla messa in onda di qualsiasi programma tv, consiste nel visionare ciò che va in onda prima della messa in onda. Sorrido all'idea che un direttore Rai possa censurare un presidente».

Sarà un messaggio di pace? Sui contenuti nessuno si sbilancia: «Saremo più puntuali nei prossimi giorni. Non ne abbiamo contezza in questo momento».

Spiega Amadeus: «Attraverso l'ambasciatore riceveremo una lettera che io leggerò esattamente come mi arriverà».

Coletta racconta anche come si è arrivati alla scelta di leggere un intervento scritto e di bocciare l'idea del video: «Dal momento in cui nell'intervista tra Vespa e Zelensky è emerso l'interesse del presidente a parlare al Festival, è iniziato un colloquio quotidiano con l'ambasciatore. Nel pomeriggio del 2 febbraio l'ambasciatore ha proposto che il presidente avrebbe preferito inviare invece che un video un testo che sarebbe letto da Amadeus». Fine della polemica?