(Adnkronos) – E’ l’alimentazione ibrida sia in abbinamento a un motore a benzina che diesel quella preferita dagli automobilisti italiani, che non disdegnano il noleggio a lungo termine, mentre le nuove tecnologie, nonostante gli incentivi, sono troppo costose. Lo rivelano i risultati del sondaggio “Il Motore del Futuro” – avviato in occasione della manifestazione MiMo 2022 e concluso nei giorni scorsi – organizzato dalla Uiga, l’Unione Italiana dei Giornalisti Automotive. Le quasi 4300 espressioni di voto raccolte hanno offerto lo spunto per fare un identikit degli automobilisti italiani anche su base anagrafica. Alle spalle delle full hybrid, si collocano le ibride plug-in, che di poco superano i tradizionali motori a combustione interna. 

Analizzando il voto per fasce di età emerge come i più giovani, fino a 30 anni, puntano decisamente sull’auto elettrica che si piazza al primo posto seguita dall’ibrida benzina/Diesel, con al terzo posto l’ibrida ricaricabile. Da 30 a 50 anni, la preferenza è per l’alimentazione ibrida benzina/Diesel, il gruppo propulsore più semplificato e meno costoso tra gli elettrificati. Nella fascia oltre 50 anni, spicca tuttavia come gli ultracinquantenni guardano al futuro: al primo posto si piazza l’ibrido base benzina/Diesel, ma subito dopo arriva l’idrogeno. Il messaggio è chiaro: se si deve aiutare a guarire il pianeta meglio puntare sull’idrogeno, la formula più pulita in assoluto a patto che si trovino modi per produrre la materia prima non energivori.  

Quanto al sistema di acquisto della prossima automobile, la proprietà assoluta stravince con il 63,57%, il Noleggio a lungo termine diventa interessante per 32,66 mentre il Car Sharing raccogli un misero 0,78. Probabilmente non viene ancora valutato dagli automobilisti come un utilizzo che può sostituire totalmente un’auto del parco di famiglia.