Italy
This article was added by the user . TheWorldNews is not responsible for the content of the platform.

Spreco alimentare sugli aerei: più di 120.000 firmatari nel mondo chiedono alle compagnie aeree di cambiare rotta

Lo abbiamo pensato in tanti, ogni volta che sull'aereo si impilano i vassoi con i resti del cibo, la confezione di burro intatta, il pane, la vaschetta di plastica con la macedonia nemmeno aperta. Dove va tutto questo cibo? 

Qualche settimana fa Alessandro Bassanini, commerciale per un'azienda italiana, dopo aver visto foto di cibo sprecato sugli aerei pubblicata sui social riguardo all'aeroporto di Ginevra, ha deciso di avviare una petizione su Change.org Italia, che punta l'attenzione proprio agli sprechi: e chiede a compagnie aeree in Francia, Italia, Spagna, Russia, Regno Unito, Thailandia e Germania di adottare politiche responsabili per ridurre lo spreco di cibo sui loro voli. Il risultato? La petizione ha già raccolto più di 120.000 firme da 7 paesi.

article image

«Mentre riprendono i viaggi dopo gli anni della pandemia», scrive Bassanini nella sua petizione, «molte compagnie aeree stanno ripensando spazi e servizi da offrire, e non solo. Queste azioni dovrebbero essere accompagnate dal corretto uso e riutilizzo degli alimenti. Alcuni addetti alla ristorazione e alla pulizia degli aerei negli aeroporti internazionali denunciano l'enorme spreco di alimenti confezionati e assolutamente integri. L'umanità sta affrontando sfide epocali (guerre, carestie, disuguaglianze, ecc.) che potremo sconfiggere esclusivamente con azioni concrete nella vita di tutti i giorni».

«Anche un “semplice” volo - continua Bassanini - ha un impatto negativo sull'ambiente se gestito nel modo in cui è stato fatto fino ad oggi: senza alcuna attenzione allo spreco alimentare». E propone: «Coinvolgere le realtà dei territori limitrofi agli aeroporti, alle istituzioni e alle associazioni di volontariato è fondamentale per evitare costi inutili all'intera comunità».

Eppure, nonostante il buon proposito di chi propone la petizione, le cose non sono così semplici: i pasti già pronti hanno bisogno di una trattazione del cibo molto particolare per essere donati, e inoltre, sussiste una difficoltà ulteriore per cibo preparato fuori dalla comunità europea, per fare un esempio. Certo però una petizione del genere racconta che l'attenzione alla sostenibilità dei voli, in ogni campo, ha sempre maggiore rilevanza per il consumatore (e viaggiatore) e indica alle compagnie aeree di porre sempre maggiore attenzione al tema: scelta e prenotazione anticipata del proprio pasto così da preparane un quantitativo adeguato alle necessità, packaging sostenibile e riciclabile, eliminazione della plastica monouso sono strade già seguite e sempre più esplorate dalle compagnie aeree. Scandinavian Airlines, per esempio, si è posta come obiettivo entro il 2030 di usare solo materiali sostenibili (oltre all'obiettivo di volare con soli carburanti green). Su grande scala anche un piccola azione può avere grandi risultati: già nel 2018 American Airlines aveva introdotto cucchiaini e cannucce biodegradabili ed ecosostenibili a bordo degli aeromobili e nelle lounge, eliminando quelli di plastica. Grazie a questi cambiamenti, American ha eliminato il consumo di oltre 32.200 chili di plastica ogni anno.\