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Stefano Quaranta (Verdi - Sinistra): "C'è rammarico, con un'alleanza progressista avremmo potuto contrapporci al centrodestra"

Il candidato per la Camera dei deputati nella lista Alleanza Verdi e Sinistra è stato intervistato a “L’Italia ha scelto”, nella redazione del Secolo XIX

Stefano Quaranta (Verdi - Sinistra): "C'è rammarico, con un'alleanza progressista avremmo potuto contrapporci al centrodestra"

Genova – Stefano Quaranta, candidato per la Camera dei deputati nella lista Alleanza Verdi e Sinistra come capolista nel collegio plurinominale della Liguria, ha commentato il risultato delle elezioni nella redazione de Il Secolo XIX. "E' una giornata molto amara, ma sotto certi aspetti anche scontata. Non essendo riusciti a creare un'alleanza progressista per contrapporci al centrodestra c'è rammarico perché credo che questa partita si sarebbe potuta giocare diversamente". Quaranta è convinto che un'alleanza avrebbe potuto impensierire Giorgia Meloni. "Serviva un accordo ampio, invece si è deciso per egoismi di parte di Pd e M5S che hanno preferito favorire la crescita del partito singolo invece di fare un'alleanza competitiva".

Sui risultati a Genova e in Liguria: "Sono contento e orgoglioso di aver partecipato a questa alleanza in Liguria. Abbiamo trattato temi importanti come quelli della transizione ecologica e del clima, se dovessimo ragionare su un'alleanza progressista nei prossimi anni dovremmo partire dal cambiamento climatico e dalla lotta alla povertà. La nostra speranza è che questa volta abbiamo seminato ma che nella prossima potremo raccogliere". Sui risultati del voto: "Credo siano state premiate le proposte più radicali, da Fratelli d'Italia al Movimento 5 stelle non è il moderatismo che ha pagato, hanno pagato le proposte forti. Avremmo dovuto giocare di più all'attacco, inoltre sono stati premiati i partiti che hanno contestato di più il governo scelto".

Quale futuro ci sarà per la sinistra? "Credo che adesso serva un cambiamento radicale. Soprattutto c'è una scelta di fondo da fare: se il Pd pensa di essere il partito garante della conservazione e della stabilità o se vuole essere il partito di un'area progressista capace di difendere il lavoro, la scuola e la sanità. Se ci sono queste priorità si può costruire una sinistra degna di questo nome, altrimenti i nostri cammini si separeranno"