La testimonianza degli inviati
BRUXELLES – Il telegiornale europeo Euronews ci fornisce servizi indipendenti e obiettivi sulla guerra in Ucraina, e ha spedito i suoi inviati a constatare la situazione delle popolazioni civili nelle zone dove si registrano combattimenti. I suoi giornalisti hanno testimoniato vicende di difficoltà estrema dei cittadini, che però hanno grande fiducia nella reazione del Paese.
Questo il link al video del telegiornale europeo, che ci riferisce quanto segue.
Mesi di guerra in Ucraina hanno trasformato aree e terreni agricoli ucraini dei posti fantasma. Dove prima si coltivavano frumento e orzo ora è il deserto. Nei piccoli villaggi come Lebyazhe la gente è dovuta fuggire. Per non morire anche fi fame. La cittadina che dista poco distante da Kharkiv, è da tempo in prima linea nella lotta contro l’esercito russo, una delle postazioni della controffensiva ucraina. Chi è rimasto ogni giorno è in coda per ricevere cibo e acqua.
Molti sono anziani, come Galina Mykhailivna, una donna minuta di 75 anni, che in lacrime ci racconta com’è stato vivere sotto le bombe praticamente non avere nulla da mangiare. “All’inizio non avevamo niente, non c’era un negozio aperto. Non avevamo nemmeno un pezzo di pane. Io ora peso 33 kg. È tragico, hanno distrutto tutto l’intero villaggio. Era così bello prima, ora non c’è più nulla.!
I residenti guardano alcuni volontari caricare scatole di aiuti alimentari in una macchina. Ogni cassetta, con il logo del Programma alimentare mondiale delle Nazioni Unite, contiene 12 chili di generi alimentari di base: olio, riso, pasta, fagioli e carne in scatola.
Ora il cibo arriva, ma si teme per l’arrivo dell’inverno e del freddo. C’è chi fa notare che si starà mesi senza elettricità. “Ora sono già tre mesi che non abbiamo il gas, ma in qualche modo ce la faremo”, sottolinea una signora.
I residenti di Lebyazhe caricano le loro piccole scatole su carriole e biciclette. Lebyazhe, prima della guerra, era un villaggio tranquillo con grandi campi di girasoli. Ogni casa aveva il proprio orto. Tutti si danno una mano a vicenda.
C’è chi sorride, chi non ha perso la speranza. Nonostante le bombe e la desolazione del conflitto in corso a seguito dell’invasione russa, contrastata efficacemente della resistenza e controffensiva dell’esercito e del popolo ucraino.
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