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Vanity Fair Stories 2022, Mattia Stanga: «Mi piacerebbe condurre il Festival di Sanremo»

Dopo il successo delle quattro precedenti edizioni, torna il Vanity Fair Stories, il più grande evento completamente dal vivo di Vanity Fair che per la prima volta va in scena al Teatro Lirico Giorgio Gaber di Milano (via Larga 14).

Tema di quest'anno The change is you, storie che cambiano il mondo. Sul palcoscenico si alternano tanti personaggi che del cambiamento sono parte attiva: attori e registi, comici e cantanti, scrittori, ballerini, figure chiave della cultura.

Tra questi anche Mattia Stanga, creator digitale, talento che sta cambiato le regole della comicità e che ha aperto la seconda giornata di incontri. Alla domanda del direttore di Vanity Fair Italia, Simone Marchetti su “come si fa”, la risposta di Mattia colpisce. «Mi è sempre piaciuto osservare, ridere e scherzare ma anche scrutare con attenzione le persone. Ti studio e poi faccio un video. Ero così anche alle scuole superiori: osservavo con attenzione i miei professori e prendevo appunti».

Com'è stato il tuo debutto come creator digitale?

«Quando ho realizzato il mio primo video su TikTok avevo 22 anni. Vengo da una realtà come Brescia, dove tutti ti giudicano e in un certo senso “mi sono buttato”. Dopo di che, ciò che ripaga è la costanza oltre alla passione per ciò che fai. La cosa fondamentale è amare il proprio lavoro: se non ti piace più, vuol dire che è il momento di cambiare».

Nella costruzione di un personaggio, per dare voce alla creatività, ci vuole anche tanta solitudine…

«La solitudine si può vivere in diverse forme. Io la vivo nel silenzio. Ho tanti amici, nei momenti in cui siamo insieme, ci sono anche attimi in cui sto in silenzio: quello è il mio momento di solitudine. La creatività nasce soprattutto da questo: sto in silenzio, penso e poi realizzo un video».

Come reagisci alle critiche?

«Io sono molto fortunato. Mi seguono i ragazzi, le mamme, i nonni. Di critiche pesanti non ne ho mai ricevute». 

Che cosa ci sarà nel tuo futuro?

«In verità non lo so. Io sono molto esigente, mi piace fare e mi sto rendendo conto di non rendermi conto delle cose che ho fatto. Mi piace quello che faccio e, in generale, voglio fare ciò che mi rende felice. Di certo, so che mi piacerebbe stare sul palco. E poi - posso dirlo? - mi piacerebbe condurre il Festival di Sanremo! Stare a contatto con le persone, farle ridere… Ma apprezzo anche il fatto di avere una vita "normale!. Ho sempre gli amici di una volta e anche se tutto questo dovesse improvvisamente finire, potrò dire: “Me la sono goduta”».

Thanks to:

Main partner: ŠKODA

Event supporter: Bancomat S.p.A.

Iniziative speciali: Berlucchi; Cenacolo Artom; Dove; Recarlo; Millefiori; Think Milk, Taste Europe, Be Smart!

Beauty partner: Max Factor

Media partner: RTL 102.5; Urban Vision

Thanks to: Lux Vide; Medusa; Universal Pictures; Vision Distribution; Poltrona Frau