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Voto in Lombardia e Lazio, ecco come sono cambiate le tasse regionali

Le elezioni regionali in Lombardia e Lazio si avvicinano. La campagna elettorale, come di consueto, si incentra anche sulle tasse regionali. In particolare sull’addizionale Irpef, che riguarda le famiglie, e l’Irap, che interessa invece le imprese e serve in massima parte a finanziare il sistema sanitario. Sia la Lombardia che il Lazio sono intervenuti negli ultimi cinque anni sul sistema fiscale, cercando di mitigare prima l’effetto della pandemia e poi quello del caro vita.

Lazio, l’intervento per le famiglie

Il consiglio regionale del Lazio ha approvato a marzo 2022 l’incremento del fondo speciale di parte corrente con cui è stato aumentato a 296 milioni il “Fondo taglia tasse”, per la riduzione strutturale della pressione fiscale, rimodulando la spesa corrente per mitigare gli aumenti dei costi dell’energia e tutelare così i redditi più bassi. Per questo è stata inserita l’esenzione dall’addizionale Irpef per i redditi sotto i 35 mila euro e introdotto un “Bonus energia” di 300 euro per la fascia di redditi tra i 35 mila e i 40 mila euro.

Lazio, l’intervento per le imprese

Per quanto riguarda le imprese, invece,è stata congelata l’applicazione, per molti settori dell’economia, della maggiorazione dell’Irap. È stata poi previsto, dal 1 gennaio 2023, uno sconto del 5% sulla tassa automobilistica regionale. Già nel 2020, a seguito del Covid, era stato previsto un abbassamento dell’Irap dello 0,92% per le imprese che operano sul territorio regionale e hanno una forte propensione all’export. Questo anche grazie al fatto che il Lazio nel 2020, dopo 12 anni, è uscito dal commissariamento della sanità. A fine 2018 erano già stati previsti tagli all’Irap per 12 mila imprese,conferma delle riduzioni dell’Irpef per oltre 2,7 milioni di cittadini.

Lombardia, gli interventi sull’Irap

Nel febbraio 2020 è stata estesa la politica zero Irap in 1326 Comuni lombardi fino a 15 mila abitanti per i nuovi negozi. A non dover pagare l’imposta, le imprese costituite tra il primo gennaio e il 31 dicembre 2020, che svolgono attività commerciali di vicinato e artigianali. Nei comuni più piccoli (fino a 3 mila abitanti) il beneficio fiscale opera su tutto il territorio comunale. In Lombardia, inoltre, le medie e piccole sale cinematografiche non pagano l’aliquota Irap regionale per tre anni. L’agevolazione fiscale per le micro, piccole e medie imprese che esercitano attività di proiezione cinematografica è stata introdotta nella legge stabilità 2020-2022 approvata a dicembre della Regione.

Le aliquote Irap

Nel Lazio i soggetti che pagano l’Irap sono quasi 330mila, al secondo posto in Italia dopo la Lombardia (oltre 608mila contribuenti). Ma il Lazio è la Regione con gli incassi maggiori (8,2 miliardi, in base all’ultimo anno d’imposta disponibile, il 2019), mentre la Lombardia si ferma a 5,2 miliardi. Questo dipende anche dalla distribuzione delle aliquote. In Lombardia è stata mantenuta l’aliquota ordinaria minima (3,90%) mentre nel Lazio l’aliquota ordinaria ha la maggiorazione che porta il valore al 4,80% (solo la Campania, con il 4,97% ha un valore più alto, mentre il Lazio ha lo stesso valore di Abruzzo, Calabria, Molise e Puglia) .